Pare cosa certa che noi occidentali non ce la passiamo così bene, la sensazione che qualcosa di cupo sia sempre sopra le nostre teste o ci prenda alla sprovvista è consolidata.
Ma abbiamo, soprattutto noi italiani, imparato a focalizzarci sul nulla per reprimere l’importante, fateci caso, sono quindici giorni che parliamo dell’improvvisa senilità di Joe Biden e delle torbide faccende dell’Eliseo favorendo con l’Europa la lenta ma sostenuta crescita di potere sullo scacchiere internazionale della Cina.
In questo momento, il mondo occidentale non ha un leader di riferimento autorevole, leggasi Stati Uniti, ma non ne abbiamo uno neppure nell’Unione Europea e ciò favorisce tutto l’asse anti occidentale che aggregando sempre più Paesi, si allarga a macchia d’olio e con i quali dovremo prima o poi fare i conti.
Tutto si muove nel globo ma noi restiamo con i nostri difetti e le nostre ingombranti tradizioni di malaffare. Pensiamo allo scandaloso caso dei consiglieri della Regione Sardegna, tutti nessun partito escluso, che in silenzio fanno approvare una nuova legge per sé stessi.
La legge prevede un aumento di stipendio per gli addetti ai gruppi. Per esempio, il gruppo Pd, composto da 10 consiglieri, andrà a prendere 30.460 euro mese per il personale, pari a 304.600 euro l’anno. Inoltre vengono stanziati 5000 euro di contributo a ogni gruppo per ciascun consigliere per le attività istituzionali.
Il Gruppo Pd, composto da dieci consiglieri, andrà a prendere 50.000 euro di contributo.In totale, a bilancio, il gruppo del Pd ha rastrellato circa 350.000 euro. Se pensiamo al globale su scala nazionale poi arrampichiamoci sugli specchi a capire come lo Stato possa avere un deficit così elevato.
Nella scarsa trasparenza, il 6 luglio è stato ripubblicato nel silenzio assoluto dei media, il decreto Schillaci, Ministro della Sanità. A parte la totale mancanza di considerazione per le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’abbondante letteratura scientifica che da decenni prevede il CBD come terapia prescrivibile per molte condizioni, il Ministro sembrerebbe essersi assunto la responsabilità di forzare la mano, bloccata due volte dal TAR del Lazio che all’inizio dell’anno aveva fissato per il 16 settembre la decisione finale del ricorso presentato da alcune organizzazioni che producono cannabis.
Che succederà all’intero settore industriale e commerciale?
Lasciamo perdere…molto meglio scrivere della senescenza del vecchio Joe, che parlare ed agire per cose serie. Povera Patria, grande Battiato!