” Il politico non ha solo il compito di non guastare quel che la vita sociale, nel suo evolvere positivo, va di per sé costruendo.Tra la disponibilità e la realtà, tra la ricchezza di base e la composizione armonica nel contesto sociale vi è uno spazio molto vasto ( e ricco di problemi di ogni genere ), il quale ha da essere occupato da un’indispensabile e lungimirante iniziativa politica. Ad essa spetta fare una sintesi appropriata ed organizzare il consenso, non intorno a dati particolari, benché importanti, ma intorno ad un disegno complessivo e, nella sua complessità, compiuto e stabile. Giungere all’unità comporta una grande comprensione delle cose, una visione dell’insieme, la ricerca di giusti equilibri, un vero sforzo di organizzazione. E’ un modo di procedere, del resto inevitabile, in situazioni difficili, il quale rende la vita politica complicata, scarsamente decifrabile, qualche volta irritante. E’ qui la base di quella differenza che contesta alla politica, la sua funzione e il suo merito. Eppure non si tratta, bisogna ribadirlo, di alchimie, di artifici, di cortine fumogene, ma di una seria ponderazione degli elementi in gioco, di una ricerca di compatibilità, di una valorizzazione dell’unità nella diversità. “
Aldo Moro
(Articolo del 3 marzo 1978)