Ogni volta qualche governo ci riprova, chi più chi meno sa che l’appeal del tema famiglia sull’elettorato ripaga. A sinistra quando si vuole estendere il concetto di nucleo, a destra quando lo si associa al claim “Dio, Patria e Famiglia” di lontana memoria.
Ora, l’angoscioso problema demografico ha sospinto nuovamente alle cronache l’attività politica ed io auspico che qualcuno riesca a concepirne l’aiuto come un sistema e non un isolato gettito economico, anche quello mi rimanda indietro nel tempo ma anche agli 80 euro di Renzi del 2014.
Credo che le attuali condizioni sociali, mutate radicalmente dal secolo scorso, debbano concentrarsi su investimenti e agevolazioni ai servizi.
Penso al prima, ad esempio alle madri in attesa e che ancora lavorano, creare un’elasticità di ingresso al mattino o eventuale riduzione dell’orario di lavoro di un’ora, penso alle pendolari abituate a prendere i mezzi pubblici.
Servono politiche ad incentivare la formazione della famiglia, oggi vissuta come l’affrontare un’incidenza economica fuori dalle possibilità, peggio ancora procreare.
Proviamo a pensare ad un’edilizia facilitata per giovani coppie creando nelle vicinanze asili nido con quote assistite, oppure supportare seriamente una scuola a tempo pieno con ogni mezzo, carta igienica compresa, oggi auto finanziata dai genitori.
Se le nuove generazioni scelgono equilibrio tra vita privata e lavoro, servono servizi.
I nuovi genitori si trovano nelle condizioni di dover lavorare entrambi e perché questo sia possibile dobbiamo sostenere la necessità, creare spazi e dare tempo alla famiglia proprio con servizi.
I nonni sono l’unica risorsa a cui attingono ora, ma indeboliscono il sistema, non producono economia e penalizzano nuova occupazione, infatti è improbabile vedere robot in asili nido e scuole.
Se il mondo del lavoro con smart working e flessibilità dove ha potuto, ha reso un servizio, Stato, Regioni e Comuni devono fare la loro parte pensando ad un vero e proprio sistema economico in grado di produrre benefici ad entrambi.
Il rischio dell’elemosina a spot, pare tanto il marketing dei furbi, ti offro un servizio a costo zero per un mese, dopodiché pagherai per sempre, l’analogia con i figli è perfetta ma qui i bambini non sono tamagotchi.