Anche se siamo concentrati su problemi molto seri, partendo dalla situazione pandemica arcobaleno a quello della crisi economica, pare che la scienza voglia accrescere le nostre preoccupazioni anche con altro.
Da settimane si parla e scrive di sostanze che imitando gli ormoni, producono gravi danni alla salute riproduttiva. Si tratta di interferenti endocrini, delle sostanze esogene che, ingannando le cellule provocano il caos riproduttivo.
Un fenomeno particolarmente grave per i feti, che si differenziano sessualmente all’inizio della gravidanza.
Dove sono? Nella plastica, shampi, cosmetici, cuscini, pesticidi, cibi in scatola e tanto per cambiare non sono segnalati sulle etichetti oltre che difficili da individuare scientificamente ma ci sono, e quel che è peggio si formano e mutano continuamente.
Al momento per evitarli, si consiglia di non cuocere nel microonde alimenti contenuti in plastica, evitare pesticidi, tabacchi, polvere, deodorante per l’ambiente e tende della doccia fatte in plastica.
A quanto pare i danni sono evidenti. Uno studio della Società Italiana di Andrologia ha registrato una riduzione globale degli spermatozoi di circa il 30% rispetto a 25 anni fa, da qui l’incremento dell’infertilità maschile.
La cosa però riguarda anche altri aspetti come volume dei testicoli e lunghezza dell’organo genitale maschile. Dove esiste maggior inquinamento le anomalie sono più presenti e anche in alcune specie di animali come alligatori, lontre, visoni o pesci rane e tartarughe con organi maschili e femminili.
Dal 1973 al 2011 su scala mondiale il numero di spermatozoi dell’uomo medio è diminuito del 59% ma non finisce qui, uno studio riferisce che i neonati stanno sviluppando sempre più spesso anomalie genitali e nelle donne adulte si registrano più aborti spontanei.
Hanno ragione i giovani ma anche i giovani manager a capo di grande aziende, a focalizzarsi non solo sul business ma anche sul tema ambientale
. L’importanza di rendere l’argomento centrale nell’educazione dei ragazzi è vitale per tutelare generazioni future e l’ambiente in cui dovranno crescere i loro figli.
Di tutto questo se ne parla in un libro che riassume la ricerca, titolo “Count Down”, di Shanna Swan ma anche la scrittrice Margaret Atwood ne ha fatto un romanzo, “Il racconto dell’ancella”, un futuro immaginario dove quasi tutti gli uomini e le donne sono sterili e quelle poche in grado di procreare sono fatte schiave per garantire eredi ai dittatori.
Insomma, non bastava l’angoscia per il Covid e i ritardi nelle vaccinazioni, ci volevano anche gli interferenti endocrini.
…drammaticamente interessante…..invece che evolversi, l’Umanità sta involvendo all’autodistruzione
Ciao Valentina, grazie della tua attenzione. Purtroppo condivido quanto esprimi. Preoccupazione in crescita. Buona serata