Ci siamo ! Poche ore e sarò in volo per “the Big Apple” negli USA. Nel frattempo vengo costantemente aggiornato sugli umori e sviluppi delle rispettive campagne elettorali in corso ed è il caso di dirlo … Il caos regna sovrano. Nel giro di pochi mesi siamo passati dall’arco e frecce all’artiglieria pesante e dopo la riapertura dei carteggi (già archiviati con apposita inchiesta) relativi ad una grazia concessa dal “vecchio Bill” pochi giorni prima della sua uscita di scena, ad una magnate di dubbia fama, ci si aspetta ironicamente che Trump si scopra essere un immigrato clandestino o il finanziatore dell’Isis. Di certo, la tensione è altissima nei rispettivi campi e quel che più preoccupa gli addetti alla sicurezza sono i “supporters” agguerritissimi nel sostenere i loro candidati. Gli ultimi dati rilevano oramai un testa a testa ma il dato sicuro, il repubblicano, godendo dello scivolone in casa democratica, sta rimontando alla grande. I democratici dal canto loro sperano in qualcosa di divino per riportare a casa quegli elettori indecisi che, grazie ad un lavoro durissimo e costoso avevano recuperato negli ultimi due mesi. Tutto questo in mezzo a cittadini americani sempre più sconcertati da una politica perdente, sconsacrata e senza precedenti, pronta a scavare nel putridume degli affari più miserabili pur di erodere consensi all’avversario. Chi l’avrebbe detto che il teatro del sempre peggio a cui siamo abituati da anni nella politica italiana, avrebbe avuto concorrenti di così grande fama ! Chiunque verrà eletto, sarà un Presidente con poteri ricattabili ma soprattutto senza un vero e proprio consenso popolare. Fa fede la frase rilasciata in un’intervista da un elettore qualunque ad un cronista americano : ” peccato non ci possano essere due perdenti “. Ed ora check veloce di documenti, carte, mappe e programmi di lavoro perché a notte fonda, turbolenze permettendo, farò mio, il sogno americano !