È in arrivo una circolare dal Ministro Valditara che prevede per gli studenti delle scuole elementari e medie il divieto dell’uso del cellulare durante le lezioni anche per uso didattico. La coraggiosa decisione, pare venga applaudita anche oltre confine, tanto che altri Paesi riflettendo sul tema ne copiano il provvedimento.
Se in quelle classi il livello di distrazione di massa è però quantomeno contenuto, diverso è per le superiori ed un’azione di blocco collocherebbe Valditara tra i super eroi nazionali.
Trasferisco però l’oggetto della questione agli smartphone di soggetti più adulti e in teoria consapevoli, ovvero i lavoratori. Per un imprenditore, come per un libero professionista che abbia dipendenti, andare controcorrente oggi può costare caro, osteggiare il politicamente corretto, sollecita demotivazione, difficoltà alla collaborazione e perfino diffidenza in candidati che aspirano ad entrare come organico in quell’azienda.
Chi ha il coraggio di predisporre contenitori per il demone delle distrazioni con l’obbligo di lasciarlo e riprenderlo a fine orario, è una minoranza nel Paese, tutti gli altri ne sono angosciati, imprecano ma non agiscono. Ovviamente complice il silenzio dei sindacati. Eppure non esiste legge che equipari il divieto d’uso del cellulare alla privazione della libertà dell’individuo.
Del resto, per uno che consapevole esprime una maturità comportamentale, ve ne sono nove che al parimenti di adolescenti ribelli ne fanno un uso spregiudicato gravando su efficienza e costi del sistema produttivo.
Da quello che vedo ogni giorno attraversando uffici e reparti di aziende, il demone è visibile sulle scrivanie o nascosto tra documenti o in cassetti semi aperti, oppure a fianco di macchinari o fa capolino dalle tasche di jeans o tute da lavoro.
Vogliamo davvero far credere che quando arriva una notifica dall’amico, collega, figlio, moglie o amante e viceversa nei generi resistiamo alla tentazione di leggerla? Ma per favore!
Quando litighiamo con il partner, quando abbiamo un flirt agli arbori o i figli in gita, chattare diventa un’ossessione compulsiva senza distinguere il luogo in cui ci troviamo e le regole da rispettare. Rido quando vedo dipendenti che alla prima vibrazione iniziano un andirivieni al bagno con il cellulare in tasca. I furbi son ben altra cosa!
Per questo, auspicando un benefico ritorno alla concentrazione produttiva di un tempo, vorrei un Valditara in ogni imprenditore.