Forse anni fa governare Nazioni, città e perfino piccoli comuni era meno complesso, la politica poteva rispondere con tempi meno stringenti a problemi di un elettorato meno invasivo.
Poi avvicinò masse contrapposte facendole sentire parte integrante di un potere decisionale, pensiamo agli anni ’70 per la crisi economica che coinvolse industria e classe operaia o agli ’80 quando vicinanza o meglio ancora affiliazione ai partiti elargiva raccomandazioni per business privilegiato e di casta o raccomandazioni in concorsi o aziende.
In quegli anni i partiti si sentivano al sicuro protetti da un sistema di servigi elargiti quindi, meno in dovere di rispondere delle loro visioni politiche e tantomeno delle azioni prese.
Mani Pulite scoperchiò loschi traffici facendo emergere non solo l’evidente appiattimento dei partiti all’interesse specifico della collettività ma anche una corresponsabilità dell’intera società civile, industriale, commerciale e artigianale.
Oggi i numeri delle astensioni alle consultazioni elettorali in Italia ma anche in altri Paesi, ritraggono una nuova disaffezione dalla classe politica, maggiore nelle nuove generazioni, non in grado di leggerne contenuti, finalità e risultati.
Una politica a mio avviso, prima avvolta e poi dispersa, nel tentativo di trovare una collocazione nella globalizzazione economica, sociale e geo politica, proiettata alle grandi sfide, al mantenimento di una posizione nel quadro strategico a tutela dei propri interessi di Stato, ma nel frattempo sempre più incapace di percepire l’insieme di quelle piccole necessità dei cittadini che compongono il senso stesso della politica.
Quell’essere guida, ispiratrice, visionaria e controllore del sistema di governo territoriale.
Ci si interroga ogni giorno del perché le persone se ne vanno dai centri delle città, e chi amministra lascia ad Airbnb libero arbitrio, quanto quello detenuto dai grandi centri commerciali o grande distribuzione penalizzando business divenuto minoranza.
Criminalità ovunque senza politiche di sicurezza a zona, quartiere, lasciando piangere le vittime.
In questi giorni sulle conseguenze di canali social fuori controllo i cui esiti arrivano ad essere devastanti, per finire all’uso dell’Intelligenza Artificiale di cui non potremo fare a meno, ma senza regole e limiti di una politica lungimirante finiremo per diventarne vittime consenzienti.
Non vedo in tutto ciò statisti ma volenterosi apprendisti.