Se esiste qualcuno esente da colpe dal punto di vista morale o giuridico oggi, sono i bambini e dispiace sapere che siano pretesto per battaglie ideologiche politiche che nulla hanno a che vedere con il bene del bambino stesso.
Bene che indiscutibilmente tutti dicono a parole di voler porre come finalità prima.
Se questo fosse vero c’è da chiedersi perché discriminare in disuguaglianza di diritti primari i figli di coppie omogenitoriali. Hanno colpe? No.
L’analisi oggettiva, epurata dall’ideologia o dal fondamentalismo bigotto però, ci fa comprendere che da sempre il bene del bambino viene utilizzato solo come pretesto per tutelare interessi personali, politici, religiosi o sociali.
Anni fa, la morale religiosa e l’ignoranza mascherata da perbenismo, non si faceva scrupoli a porre il destino di innocenti nella mani di orfanotrofi, le imprudenti ragazze pagavano un prezzo altissimo per aver ceduto alla passione e con più le famiglie erano benestanti con più erano emarginate e i piccoli giudicati bastardi puniti senza colpa. Salvo poi battersi il petto la domenica in chiesa come nulla fosse.
Gay e lesbiche ci sono sempre stati? Sì. Molti di loro da sempre, mettevano su famiglia pur omettendo la loro condizione solo per non disonorare padre e madre, ma nel contesto i loro bambini erano figli di una famiglia dove c’erano omosessuali ma nessuno obiettava, ricordo di un collega in questa condizione, tutti sapevano, ma il cognome vietava.
C’è poi il falso bene del bambino nelle condizioni di divorzio delle famiglie normali, dove lo stesso arriva perfino ad essere conteso, a subire tensioni traumi ed assistere a violenze per anni eppure i genitori non omettono l’orgoglio e perseguono il loro fine, non quello dei figli.
Abbiamo il dato delle adozioni, dove la burocrazia, snerva e affonda il desiderio di molte coppie, lasciando in Istituti malsani migliaia di bambini ogni anno. Chi ha poco viene scartato a priori eppure avrebbe tanto amore, chi ha molto ha una corsia preferenziale, salvo poi in molti casi, dimostrarsi tutto tranne che buon genitore.
Sono contrario alla maternità surrogata, ma concordo perché venga regolamentata e non vietata. Il tempo non ferma i cambiamenti sociali, vietare ad un padre di vedersi riconosciuto un figlio biologico, non è esercizio di libertà perché per colpire un nemico politico, si danneggia un bambino innocente.
È questo il bene che intende certa destra?