Così, siamo arrivati a bloccare un treno a lungo raggio, per un non vaccinato. Lesa la libertà di chi doveva arrivare in orario al lavoro, raggiungere famigliari o semplicemente godersi una vacanza.
Con chiunque abbia occasione di parlare, l’insofferenza si sta trasformando in rabbia, quella che fino a questo momento milioni di italiani hanno cercato di tenere a bada se non reprimere, per il quieto vivere. Sì, perché di questo si tratta.
Questa minoranza di cittadini con eguali diritti, da metà del periodo pandemico ha pian piano alzato il tiro.
La diffidenza iniziale nel comprendere contesto e cause di quello che stava avvenendo, prima ha preso di mira il Governo Conte e il Ministro Speranza, sul quale tutti ad un certo punto qualche dubbio l’abbiamo avuto e poi, il Comitato Tecnico Scientifico Nazionale.
La nostra insofferenza alla limitazione della libertà di muoversi e agire, lavorare, produrre, era mitigata dalla tristezza di veder soccombere famigliari, amici e conoscenti, visti giorni prima e tumulati senza possibilità di un ultimo saluto.
Loro invece, prima, hanno preferito proteggersi nell’illusione che tutto questo fosse uno scherzo, un’invenzione, un complotto per far guadagnare le Big Pharma, poi, nella convinzione volessero schedarci e controllarci in ogni ambito della vita personale e lavorativa son divenuti aggressivi e violenti verbalmente, tanto da arrivare a dissacrare attraverso lecita controinformazione luminari della scienza.
Mentre noi, seppur diffidenti e impauriti attendevamo di vaccinarci, loro passavano ore nei social o nelle chat di Whatsapp o Telegram non tanto per esporre le loro tesi o personali disappunti, in quel caso il rispetto per opinioni diverse sarebbe dovuto ma, per provocare, sbeffeggiare e insultare chi invece aveva una visione prossima ad avvalorare le tesi scientifiche.
Possibile una convivenza civile di opinioni? Certo che no!
Per insistenza e invadenza, al confronto, i testimoni di Geova, i commerciali della Folletto o i venditori nei Suok di Marrakech sono dilettanti.
Migliaia di persone come me, pur conversando rispettosamente, ascoltando in silenzio, limitandosi a dire :”in parte ci sono cose sulle quali approfondire, ma la penso diversamente e rispetto… ma basta, non inondarmi di messaggi perché non mi interessa”, si sono trovate continuamente coinvolte nella campagna di odio e destabilizzazione che queste persone No Vax hanno creato e gestito in tutti questi mesi.
Sappiamo che in questa categoria non dobbiamo comprendere quelli che per paura non si vaccinano, hanno altre motivazioni per non farlo, o quelli che preferiscono aspettare, quanto forse avremmo preferito fare anche noi, ma gli altri?
Eccoci al punto in cui l’80% della gente non ne può davvero più, plaude alle decisioni austriache e spera che il proprio Stato vada a tutelare chi ha avuto un senso civico ed una responsabilità sociale votata al bene della collettività.
Non vogliamo altre chiusure, restare senza lavoro, scuola, tempo libero, non regge che il 10% della popolazione tenga in scacco gli altri 90.
Davvero avete rotto! E per favore, voi veri No Vax, e quando parlate di dittatura, sciacquatevi la bocca, andate a protestare, in Cina, Venezuela, Bielorussia, Corea del Nord o Iran, avrete il trattamento che meritate comprendendo anche il senso della libertà, quella che qui dite esservi negata.
Razionale e puntuale come sempre Bruno