L’ultima moda è cacciare qualcuno dai propri contatti, qualora non si allinei al proprio pensiero tematico.
Veri e propri messaggi di minacce, a volte poco garbate, (tanto da chiedersi ma che c… avrò fatto io a questo) estese su righe e righe di dati e opinioni volte a smascherare complotti, assassini, ladri, fascisti, comunisti, anarchici e così via.
In cima e in fondo alla missiva, il ricatto: se non approvi questa opinione…Zac! sei fuori dai miei contatti. Molte volte ho sorriso, altre cestinato, ultimamente innervosito.
Se penso che Facebook è nato dalla fecondazione on line di Carramba, per essere una piazza di incontri e ricordi quindi, con finalità globali sociali elevate, mi preoccupa la sua trasformazione. Non più luogo per unire ma dividere. Ho scelto Facebook ma gli altri non son da meno.
Non solo i gruppi, ma anche i singoli, inneggiano a gran voce idee, pensieri, appartenenze e questa, in democrazia, è un eccellente immagine. Passione e motivazione sono il carburante delle emozioni per ogni azione o progetto che compiamo.
Fatti storici, il progresso o drammi planetari, sono sempre ad opera di persone che credevano follemente in un pensiero, ideologia, obiettivo.
Quello che rende pericoloso tutto questo è il superamento della fragile soglia dell’estremismo. Se però pensiamo subito alle contrapposizioni politiche sbagliamo, quelle sono le più esposte, evidenti, ma ve ne sono di minori, legate a tematiche quotidiane.
Avete provato a sedervi a tavola con una maggioranza di vegani, animalisti, ambientalisti, no vax, no farmaci, gruppi di fede, ecc. tanto per citarne qualcuno? Certo non avrete trascorso una bella serata.
Senza generalizzare e soprattutto senza mancare di rispetto al loro credo, sempre eccellentemente argomentato, anche se alcune volte mi sento vicino alle ragioni, per istinto fuggo.
Ascoltano, si caricano, interrompono la discussione ed implodono nella loro verbale crociata, molte volte vera e propria violenza.
Si può ulteriormente soprassedere anche alla forma per eccesso di diplomazia ma quando ripetutamente ci viene detto di essere imbecilli e fuori dal mondo allora si trasformano in nemici.
Credo, nessuno abbia verità assolute e anche quando ne abbia giustificate, l’imposizione le rende strumento di intolleranza.
Non mi sento minacciato dai contenuti delle ragioni ma dai loro modi di considerare gli individui. Il loro sgradevole rifiuto al confronto mi imbarazza.
Ecco, molti di loro sono gli autori di questi post e minacce.
Fatemi una cortesia, prima di mandarmi un messaggio-ricatto ideologico, visitate la mia bacheca e capirete che vivo per rende onore alla libertà e dignità umana in tutte le sue espressioni quindi, non perdete tempo.