Con chiunque si abbia occasione di parlare della situazione in cui viviamo, si ha la certezza di essere avvolti da una confusione generale.
Mi riferisco non solo a quella politica ma anche a quella sanitaria. Il tutto non giova certo né ai cittadini né al Paese. Infatti, è triste scriverlo, in Italia accadono cose strane, ricche di contraddizioni, esempio?
La Regione Lombardia non comunica più i guariti, ma solo i dimessi però, nel rapporto della Protezione Civile diventano guariti.
Il tutto lascia pensare che Scienza e interessi vadano a braccetto come invece non è normale che sia. Nell’interesse generale, anche i dati che inizialmente venivano dati come catastrofici oggi vengono dati come soft ovvero, buone notizie. Esempio?
I dati dimostrano un alleggerimento degli ospedali e, soprattutto, delle terapie intensive, ma nell’ultima settimana ci sono stati ben 25.733 casi di cui 3976 morti. Ovviamente se capitava un paio di settimane fa ne parlavano allarmati.
Oggi la necessità di riaprire fa si che anche dati non positivissimi passino per eccezionali…ma in realtà non lo sono. Ora, come logico sia, bisogna ripartire e bisogna farlo dando anche notizie in altro modo.
Tutto questo incubo è stato pieno di contraddizioni, in base all’ideologia politica o sociale/lavorativa. Normale quindi sia così confusa la situazione.
Guardiamo i quotidiani o i TG, la scorsa settimana si dividevano tra i catastrofisti e non catastrofisti, i Salviniani o Contiani…insomma pare chiaro in Italia si riesca anche ad interpretare i numeri a seconda dell’interesse.
Ancora una volta, italiani fenomeni, unici al mondo.