Anche nel bel mezzo della tempesta, nonostante si scorgano corpi privi di vita nuotare attorno a noi, ci sono molti ai quali l’odio, il rancore e l’incarnazione nell’ideologismo genera una specie di propensione virulenta alla destabilizzazione anziché alla solidarietà.
Fare del bene, donare, non ha un principio politico ideologico è libertà di chiunque; ci sono assassini che fino al giorno prima portavano la spesa a casa dell’anziano solo del condominio o pagavano cibo e scuola al bambino orfano adottato a distanza.
Da alcune ore, i big dell’imprenditoria si sono mobilitati a fronte dell’emergenza sanitaria nazionale, un bisogno di medici, strutture, ecc. Trovo sia nobiltà d’animo, riconoscenza, semplicemente un tributo d’affetto al Paese.
Parallelamente, quotidiani ma soprattutto i social-people propongono, estrapolandone, ad uso e consumo proprio, giudizi a dir poco vigliacchi e meschini su alcuni donatori, arrivando a stilarne classifiche di merito.
Penso ad uno di questi cretini, qualora il figlio o la madre abbiano bisogno ed al call center di primo soccorso sentisse rispondere l’impossibilità di ottenere cure.
Qualcuno diceva che la solidarietà è l’unico investimento che non fallisce mai. Perché mai attribuire etichette alla mano che dona in un momento di bisogno collettivo?
Qual’è la necessità di conoscere l’entità della donazione di ciascuno, un’avidità curiosa impropria, fuori contesto.
Di certo, coloro che scrivono questi insulti, sono stesi sul divano tra pizze e popcorn, nell’attesa che la burrasca cessi.
Non sono dentro strutture dove da settimane, senza sosta: uomini, donne, medici, infermieri, forze dell’ordine, protezione civile e volontari, sono spremuti dalla fatica, sofferenza e dolore, elargendo cure ma anche carezze, parole o asciugando lacrime prive di speranza.
Nella cover profilo scrivete pure vergogna e ricordate, essere speciali è possibile ma bisogna restare uniti.
Tutto vero Bruno, in questo momento trovo irritante tanti post che sparlano di questo o di quello solo perché non ha la tua stessa bandiera, dare dell’idiota a uno solo perché dice delle case diverse dalle tue, purtroppo è in queste situazioni che viene fuori la vera natura umana, non quando va tutto bene. Fortunatamente non sono tutti così, ci sono persone fatte in un altra maniera, vedi i 3500 medici che hanno risposto all’appello. Ciao e buona giornata
Buongiorno Roberto , grazie della tua attenzione al post. Concordo con quanto hai scritto è oramai un dato di fatto. Gli operatori sanitari stanno dando una grande lezione al Paese e a quella massa di beceri faccendieri senza il senso della Nazione se non, quando siano in campagna elettorale . È ora di agire, meno di parlare . Buona domenica . Grazie