La seconda lunga notte di primarie democratiche, nel New Hampshire stavolta, pone attenzione su tre dati che assumono quasi una certezza futura, anche se, il cammino sarà ancora lungo. Due le figure in grado di coagulare consenso dagli elettori delusi e sostenitori di candidati azzoppati, questi sono il risorto Sanders (nel 2019 annunciò alla CNN di non candidarsi…come alcuni politici italiani) e il giovane Buttigieg.
La Warren, in caduta libera nei sondaggi da dicembre, aveva sperato di mettere alle corde Sanders (hanno un elettorato simile) ricevendone sostegno mediante il ritiro dalla corsa. Previsioni stravolte. Non solo il socialista l’ha attaccata con forza nelle ultime settimane ma ne ha preso distanze, difficilmente recuperabili da qui in poi.
Che dire di Biden? Una competenza politica di spessore, un’esperienza incontestabile, oggi non basta per catalizzare e ravvivare consenso; Biden non “buca” non esercita empatia, ha stile ma non spessore mediatico. Le sue arringhe sono lontane dall’oratore Obama ancora osservatore e non sostenitore del suo ex Vice. Biden vede sgretolarsi consenso e quello che più preoccupa dalle fonti con cui opero è l’ inizio di una perdita anche tra gli afro americani, inizialmente convinti fosse il candidato più importante. Stanotte è volato in South Carolina proprio perché i capi sostenitori l’hanno convocato per problemi urgenti.
Resta in gara come outsider la senatrice del Minnesota Klobuchar, moderata ma con grinta. Sarà lei con Buttigieg ha contendersi i moderati in fuga da Biden. La comunità democratica italo americana del New Hampshire si è espressa per Sanders, Warren e Klobuchar.
La strada è lunga e alle prossime stazioni salirà a bordo Bloomberg con casse di dollari. Saranno loro o le sue idee a convincere e stravolgere le Primarie USA ?