Nelle ultime settimane molti mi chiedevano il perché di tanta cautela nel commentare una possibilissima vittoria dell’Ex Segretario di Stato Hillary Clinton, come prossimo Presidente degli USA, nonostante il suo distacco dal repubblicano Trump fosse oramai a doppie cifre. La risposta era semplice, poiché le notizie in mio possesso e provenienti dai quartier generali dei candidati, indicavano che le cose non stavano affatto girando come le macchine elettorali indicavano. Il malcontento ma, soprattutto l’antipatia, l’odio verso la candidata democratica non facevano altro che buttare benzina sopra un fuoco mai spento e si sa, quando il serpente sta per morire lancia sempre qualche colpo di coda. E qui il colpo è un fendente, quasi a giustificare le uscite pesantissime nei giorni scorsi del Washington Post che a raffica ha pubblicato il contenuto di alcune mail segrete, gettando in pasto all’elettorato indeciso e vicino ai democratici, i nomi dei finanziatori maggiori della campagna Clinton, creando non pochi problemi e reazioni. Troppe cose accadute, come si direbbe, a perfetto sincrono, per non dubitare anche di una strategia distruttiva mirata ma, dobbiamo attenerci ai fatti e senza dubbio , perché il direttore dell’ F.B.I. decida di riapre un caso a pochi giorni dall’elezione generale significa che qualcosa di veramente significativo esiste. La tensione, indica chi è al seguito del Team Clinton negli ultimi giorni era alle stelle e che qualcosa stesse per sfuggire di mano era palpabile. Ora , riuscirà Madame Clinton a tenere l’onda supportata nel frattempo da pesi massimi come il Presidente Obama e la First Lady Michelle ? Difficile dirlo perché l’avversario è sugli scudi e incita alla rivolta, alla giustizia e grida alla truffa democratica. Nei comizi delle ultime ore i suoi sostenitori gridano “in galera, in galera”… insomma un clima davvero infuocato e che rende il problema della sicurezza in pieno codice rosso. Preoccupato per la partenza ? Sinceramente si !