“Il nostro ottimismo vi contagerà! Il modello orientale e il desiderio di futuro.
India. “Non ‘cè un momento migliore di questo per mettere al mondo un bambini. Viviamo in un’epoca felice e la sua lo sarà ancora di più”. Ci vuole un bel coraggio a parlare così quando il figlio che ti sta per nascere dovrà farsi largo sgomitando in un Paese di un miliardo e cento milioni di persone. Di fiducia le mamme indiane ne hanno da vendere, e in India fanno più bambini che in ogni altra nazione al mondo. La notte di Natale i reparti di maternità qui hanno lavorato a pieno ritmo. In nessun’altra zona del pianeta gli uffici dell’anagrafe sono stati così indaffarati a registrare un esercito di neonati. Devika Chugh, 27 anni, era una delle mamme di New Delhi che stavano facendo il conto alla rovescia. Mi ha accolto radiosa in casa sua poche ore prima di entrare in ospedale, eccitata all’idea di raccontare la sua esperienza. Col pancione si è messa in viaggio all’inizio del nono mese da Hyderabad, dove lavora nel marketing di un’azienda di software, perchè è qui a New Delhi, nella città dei nonni, che voleva far nascere il suo bambino. O la bambina, chissà. ” Non ho preferenze maschio-femmina e mio marito neppure, davvero però mi sarebbe piaciuto saperlo prima. Ma la legge vieta al ginecologo di dirci il sesso per evitare gli aborti selettivi…
“Serena e rilassata, avvolta nel suo sari dorato con cento colori, Devika si diverte quando chiedo se non ha mai pensato che la vita potrà essere dura per un piccolo che nasce con tanti concorrenti a cui contendere lo spazio vitale. “Ah, certo questo è un Paese competitivo e il futuro se lo dovrà conquistare come abbiamo fatto noi: studiando, perchè é l’istruzione che ci ha salvati. Questa lezione non dovranno dimenticarla i nostri figli. Ma nascono in un periodo fantastico. Pensi che il sogno di tanti nostri anziani era andare all’estero: l’emigrazione era l’unica via d’uscita. Io sono certa che il mio bambino invece crescerà in India e riceverà qui un’istruzione tra le migliori del mondo. L’India di oggi è l’America di quarant’anni fa, il Paese delle opportunità.”
Dalle finestre di casa sua filtra una luce giallastra, il cielo di New Delhi è velato da una nebbia di smog puzzolente, sono i gas di scarico di una baraonda di camion, auto e motofurgoni che si avvinghiano negli ingorghi clacsonando ossessivamente. Che aria respireranno questi giovani ? ” Ne parliamo spesso con mio marito, sa” dice Devika, ” cerchiamo di capire come possiamo fare. Qualcosa sta cambiando: arriva il gas naturale che è meno peggio del carbone, la gente impara ad usare meno la plastica e più materiali riciclabili. Cosa sarà questa città fra vent’anni? Dipenderà da noi e dai nostri bambini,
Io sono certa che miglioreremo tutto… riusciremo a pulire anche il cielo !