…”Quanto più alta è la sensibilità, e più sottile la capacità di sentire, tanto più assurdamente essa vibra e freme per le piccole cose. E’ necessaria una prodigiosa intelligenza per provare angustia in una giornata buia. L’umanità che è poco sensibile, non prova angustia a causa del tempo, perchè fa (?) sempre tempo; non sente la pioggia se non quando essa le cade addosso. La giornata è opaca e molle di un caldo umido. Solitario, in ufficio, passo in rassegna la mia vita e quello che vedo in essa è come la giornata che mi opprime e mi affligge. Mi rivedo bambino contento per un nulla, adolescente che anelava a tutto, uomo senza gioia e senza speranza. E tutto questo è successo nella mollezza e nell’opacità, come la giornata che me lo fa ricordare. Chi di noi può dire, voltandosi indietro sulla strada che non ha ritorno, che l’ha seguita come doveva? “
FERDINANDO PESSOA ( Il libro dell’inquietudine)