“Avanza tu solo”

Se gli altri non rispondono all’appello, avanza tu solo,
Se si accovacciano muti, spauriti, la faccia contro il muro,
Dì quello che pensi, fossi l’unico a parlare,
O uomo di sventura.
Se ti voltano le spalle, se abbandonano la dura traversata,
O uomo di sventura,
Calpesta le spine con il piede
E avanza tu solo per la pista bordata di sangue.
Se non tengono viva la fiamma nelle notti di inquieta tempesta,
O uomo di sventura,
Incendia il tuo cuore con la folgore dello strazio
E lascia che bruci lui solo.

Rabindranath Tagore, scrittore bengalese, fu il primo vincitore asiatico del premio Nobel per la letteratura; scrisse più di duemila canzoni, alcune delle quali celebrano il movimento d’indipendenza indiano. La sua posizione all’interno del movimento fu però controversa; Tagore sosteneva infatti che l’imperialismo britannico fosse ” un sintomo politico della nostra malattia sociale” “Avanza tu solo” era una delle canzoni preferite di Gandhi.

2 commenti su ““Avanza tu solo””

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